DALL'ORDINE LEGALE E LE ANOMIE ALLA CELEBRAZIONE DELLA CITTÀ: UNA LETTURA DELLA POMPA CIRCENSIS SECONDO DIONIGI DI ALICARNASSO.

In his Roman Archaeology, Dionysius of Halicarnassus describes the official ceremonial procession which set off once a year from the Capitoline and terminated at the hippodrome, where sacrifices to the gods were organized and games were held. Stimulated by the thinking of the contemporary Italian humanist, Giorgio Agamben, an attempt is made to approach this procession, known as pompa circensis, as a phenomenon relating to the genealogy of authority and specifically to the relations developed between legal order and human life, and between authority and official doxastic ceremonies. There is particular discussion of the role and the significance of the Silens and Satyrs which participate in the procession, parading in the midst of the young people and ephebes of Rome on the one hand and those carrying the busts of the gods on the other, and making fun of everyone and everything. Such kinds of anomic behaviours should not be correlated only with the other bodies (youths, athletes, kithara-players) taking part in the procession, but mainly with the dominant political authority of Rome, which in any case heads the procession. In the second part of the article the issue of the content of events such as the pompa circensis is raised. These are ceremonies which endeavour to unfold in a large part of the urban space of Rome, seeking a mass popular character and aiming at reinforcing consensus between citizens. This aim is achieved -if it is achieved- by projecting at the level of religion of the city-state. [ABSTRACT FROM AUTHOR]

Nelle Antichità Romane Dionigi di Alicarnasso descrive la solenne processione che una volta all'anno partiva dal Campidoglio e finiva all'ippodromo, dove si sacrificava agli dèi e si svolgevano i giochi. Partendo dall'idea di un umanista italiano, nostro contemporaneo, Giorgio Agamben, si tenta l'approccio a questa processione, nota come pompa circensis, pensata come un fenomeno correlato alla genealogia del potere e più precisamente ai rapporti che si sviluppano tra l'ordine pubblico e i cittadini e a quelli tra il potere e le cerimonie celebrative ufficiali. In particolare si parla del ruolo e dell'importanza dei Sileni e dei Satiri che partecipano alla processione sfilando tra i giovani e gli adolescenti di Roma da un lato e i portatori delle protomi degli dèi dall'altro ironizzando tutti e tutto. Comportamenti illegali di questo tipo non vanno correlati soltanto agli altri componenti (giovani, atleti, citaredi) della processione, ma soprattutto al potere politico predominante a Roma, che d'altronde è a capo della processione. Viene anche posta la questione del contenuto di manifestazioni come la pompa circensis. Si tratta di cerimonie che tentano di svilupparsi in gran parte dell'area urbana di Roma, cercando al contempo un carattere universale e mirando al rafforzamento del consensus tra i cittadini. Questo obiettivo viene raggiunto, se lo viene, proiettato sul livello della religione della città-stato. [ABSTRACT FROM AUTHOR]